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24 luglio 2012

Che cos'è il network marketing

Se siete stati contattati da qualcuno che voleva proporvi un'attività di network marketing vi avrà detto che all'inizio si tratta di vendere dei prodotti oppure dei servizi (naturalmente saranno 'di altissima fascia').
Una volta fatta un po' di quest'attività, si tratta di costruirsi una propria rete di collaboratori a cui insegnare come funziona l'attività per avviarli e poi si diventa sostanzialmente dei manager di 'risorse umane'.
Affascinante, no?
Certo.

Da notare prima di tutto: la definizione di "network marketing" in Wikipedia, l'enciclopedia libera, non esiste se non all'interno della voce "multi-level marketing" ed è definita come sua formazione.
Non so se avete mai sentito parlare di quest'ultimo tipo di attività. In Internet ci sono centinaia di siti che si sforzano in tutti i modi di dissociare il multi-level dal sistema piramidale o dalle catene di S.Antonio (che in Italia sono due sistemi illegali per effetto dell'l'articolo 5 della Legge 17 agosto 2005, n. 173)
Se davvero le cose sono tanto diverse, perchè è così necessario sottolinearlo in tutti i modi? Non basterebbe l'evidenza dei fatti? O forse le analogie sono davvero troppe?


In ogni caso, la definizione in Wikipedia è la seguente:
"Il Network Marketing è una attività imprenditoriale che permette anche a coloro che non hanno alcuna esperienza di diventare imprenditori, perciò la formazione riveste un ruolo determinante al fine di poter sviluppare il proprio network e l'attività in genere. Le aziende offrono ai loro distributori formazione in varie forme. Poiché il distributore è un imprenditore indipendente, la formazione è normalmente a pagamento e facoltativa"


Inoltre all'interno della voce "Marketing piramidale" ecco un'altra definizione:

"Le attività più tipiche richieste ad i collaboratori di un network marketing sono:
  • stipula di un contratto di collaborazione con l'azienda: l'azienda si impegna a fornire al collaboratore il materiale ed il know-how di base, il che può avere costi per il collaboratore oppure essere a carico dell'azienda. In certi casi di networking più complessi, alla firma del contratto di collaborazione deve seguire un periodo di affiancamento da parte del collaboratore più esperto che abbia affiliato un nuovo collaboratore affinché lavori nella sua struttura;
  • vendere: i collaboratori prestano la loro opera come venditori di prodotti, beni o servizi. Solitamente non è loro richiesto un minimo di fatturato, né sono tenuti a rendere conto dei loro eventuali scarsi risultati. Il networking è generalmente meritocratico, ed il guadagno è proporzionale al risultato ottenuto in prima persona o grazie al supporto della propria rete di collaboratori.
  • occuparsi degli incassi: la gestione della vendita diretta è a carico del collaboratore nei confronti del cliente.
  • creare un proprio gruppo di venditori: esistono molti e diversi sistemi di incentivazione al reclutamento di nuovi venditori, la cui componente fondamentale è che il collaboratore esperto trae vantaggio (in termini di benefit, di provvigioni, di sconti o premi di altro tipo) dalla creazione di una ampia e funzionale rete di nuovi collaboratori
  • affiancare i venditori del proprio gruppo: lo scopo, per molti versi non obbligatorio ma raccomandabile, è quello di aiutarli nella creazione e nella gestione di una propria rete di vendita;
  • partecipare a corsi di formazione mirati"



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